Cominciato nel 1347 e terminato nel 1353-54 a Milano, il Secretum è almeno due cose insieme.
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È il documento della fase più difficile della vita dell'autore, segnata dalla rottura dei rapporti di dipendenza dalla famiglia Colonna; dall'impatto terribile con la grande peste del '48 e con la morte di Laura e di molti degli amici più cari e dalla sofferta decisione di abbandonare per sempre Val-chiusa per cercare in Italia un nuovo ubi consi-stam morale e materiale. Ed è anche il risultato di un'operazione intellettuale e letteraria tutta tesa a ritrascrivere, alle soglie della vecchiaia, la propria esperienza di uomo e di scrittore, e dunque le incertezze, le passioni, la precarietà della vita, entro le coordinate di una biografia ideale di stampo agostiniano (ma sempre di qua dal radicale stacco di una «conversione») che le riscatti e le renda esemplari. Opera importantissima, attraversata da una fitta rete di richiami ad altre opere, il Secretum è una sorta di summa dell'universo petrarchesco e la riaffermazione di un'irriducibile, ostinata verità personale, capace ogni volta di riconquistare un margine di senso alla vita e ai suoi contenuti.