"La figlia maledetta" di F. P. Santori è un romanzo scritto sotto forma di dialogo, pubblicato nel 1863, offre un quadro vivace e interessante della società calabrese della prima metà dell'Ottocento.
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Considerato perduto per circa un secolo ne è stata trovata una copia nella Biblioteca Parrochiale di Acquaformosa nel Fondo Ferrari, un papas che ha tenuto a lungo la cattedra di Lingua albanese all'Università di Bari, il quale non si era mai accorto di possedere forse l'unica copia residua del romanzo santoriano perché rilegata in maniera anonima. Il romanzo è scritto interamente in italiano e si svolge interamente nella Valle del Savuto. Una singolarità per un autore considerato tra i maggiori rappresentanti della letteratura arbëresh. Il romanzo rappresenta un utile strumento per la conoscenza della formazione letteraria e della maturazione artistica dell'autore.