Esiste una nuova possibilità di concepire e raffigurare il corpo nella cultura e nella società americana alla luce degli eventi politici dell'ultimo decennio? È questa la domanda a cui "Il corpo ritrovato" cerca di rispondere, attraverso la lettura di una serie composita di testi che segnano momenti cruciali della storia recente degli Stati Uniti.
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Partendo da immagini emblematiche che hanno racchiuso e riprodotto la corporeità, quali il cuore, il cadavere, la malattia, il corpo diventa lo specchio attraverso cui la società e la cultura americana si interrogano sui nessi profondi che legano specifiche dinamiche politiche e discorsive alla rappresentazione che ne viene data all'interno dell'immaginario collettivo. Un contro-canone eccentrico della letteratura degli Stati Uniti, che parte dai puritani e da Michael Wigglesworth e, passando per Hawthorne, arriva a JT LeRoy, Bret Eston Ellis, David Leavitt, Amitav Ghosh e Gayatri Spivak, è chiamato a rendere conto, attraverso le proprie articolazioni retoriche, delle modalità attraverso cui la corporeità è stata strumento privilegiato per produrre pratiche discorsive di natura religiosa, scientifica, medica e giuridica.