L'opera intende approfondire le questioni poste da quello che dal 1975 costituisce il regime patrimoniale legale della famiglia coniugale italiana.
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I capitoli di cui si compone il lavoro sono contenuti in sette distinte parti, dedicate, ai seguenti temi: storia, natura e ratio; oggetto; beni personali e comunione de residuo; amministrazione; responsabilità patrimoniale; scioglimento; interferenze della comunione legale con principi generali e con altri istituti. Tre idee di fondo guidano l'analisi. In primo luogo quella, tratta dalla nota massima del Montesquieu, secondo cui le leggi servono a chiarire la storia, così come la storia serve a chiarire le leggi. In cima alla trattazione di ognuna delle varie partizioni della materia compare un richiamo alla genesi ed alle relative evoluzioni dell'istituto nel tempo. La seconda "stella polare" è rappresentata dall'analisi di diritto comparato: sia per via dell'innegabile "parentela" che il nostro istituto possiede rispetto ad analoghi istituti di svariati altri ordinamenti, sia per le istanze di rapprochement con i sistemi stranieri che l'evoluzione comunitaria del diritto di famiglia e la circolazione dei modelli giuridici oggidì impongono. Il terzo principio dell'opera attiene alla valorizzazione dell'autonomia privata, non solo quale chiave di lettura del sistema nel suo complesso, ma anche come unico rimedio in grado di porre un argine al declino della comunione coniugale nella vita sociale ed economica del nostro Paese.