Il genere cavalleresco non ha soltanto regalato alla letteratura italiana capolavori assoluti come il Morgante di Luigi Pulci, l’Inamoramento de Orlando di Matteo Maria Boiardo, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, ma ha pure fecondato e condizionato, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, l’immaginario culturale e il modus vivendi di un’intera civiltà.
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Grande è stata, comunque, la fortuna poetica in Italia dei cavalieri carolingi e arturiani, e innumerevoli sono le opere ispirate alle imprese di Orlando e Rinaldo, di Lancillotto e Galvano. In questo libro, senza forzature ideologiche ed evitando la tentazione di confezionare quadri storici confortanti ma artificiosi, si tenta di dar conto del cospicuo e multiforme materiale letterario che nel corso di oltre tre secoli anonimi canterini, appassionati dilettanti, scrupolosi narratori, illustri e raffinati autori hanno elaborato intorno alle storie d’amore e d’avventura degli eroi cavallereschi.